Perché misurare la glicemia non basta più?
- Dott. Giulio Rossi
- 22 lug 2024
- Tempo di lettura: 5 min
Ecco le analisi avanzate per prevenire il diabete di tipo 2 (DMT2) e le patologie connesse all'insulino resistenza
Cos'è la Glicemia?

La glicemia rappresenta la concentrazione di glucosio nel sangue (mg/dl).
Mantenere i livelli di glicemia entro un corretto intervallo è fondamentale per la propria salute, poiché livelli troppo alti (o troppo bassi) possono avere effetti negativi sull'organismo.
Valori eccessivi, infatti, potrebbero promuovere alterazioni del metabolismo glucidico favorendo l’instaurarsi di condizioni patologiche come il diabete mellito di tipo 2 (DMT2), l’alzherimer (diabete di tipo 3), l’obesità e la PCOS.
Mentre valori eccessivamente bassi, potrebbero danneggiare permanentemente la salute celebrale.
In questo articolo capirai:
perché la comune misurazione della glicemia a digiuno è insufficiente per valutare la salute del tuo metabolismo glucidico
quali sono i danni derivati dall’iperglicemia
che cosa puoi fare per prevenire e/o ripristinare un corretto metabolismo glucidico
Ricordati che puoi scrivere i tuoi dubbi nell’area commenti sotto al post!
Come viene regolata la glicemia?
Nel corso dell’evoluzione il nostro organismo ha sviluppato un sistema di regolazione glicemica molto efficace ed efficiente, costituito da:
5 ormoni iperglicemizzanti: glucagone, cortisolo, adrenalina, noradrenalina, GH. La loro funzione, come dice la parola, è innalzare la glicemia ed evitare crisi ipoglicemiche che comprometterebbero le funzioni vitali
1 ormone ipoglicemizzante: l’insulina. La cui funzione è abbassare la glicemia ed evitare l’iperglicemia, che porterebbe a variazioni di ph e osmolarità ematica.
Adrenalina | Noradrenalina | Cortisolo | GH | Insulina |
+Glicemia | +Glicemia | +Glicemia | +Glicemia | -Glicemia |
Questo è avvenuto perchè la mole di cibo e di carboidrati (nonchè i principali protagonisti che alterano l'equilibrio glicemico) che ha guidato la nostra evoluzione nei millenni è stata inferiore rispetto alla dieta moderna.
Così oggi ci siamo ritrovati in una discordanza evolutiva: abbiamo più strumenti per contrastare l’ipoglicemia quando, a causa dell’eccesso di cibo e carboidrati, ci servirebbero più strumenti per contrastare l’iperglicemia.
Da qui lo sviluppo di patologie croniche legate all'alimentazione (DMT2, PCOS, alzheimer, ipertensione, sindrome metabolica...).
Perché l'Esame della Glicemia è insufficiente?
Se da un lato valutare la glicemia è molto utile per diagnosticare un dismetabolismo (es: pre-diabete, diabete...), misurare solo questo valore è insufficiente per quantificare il funzionamento dell’intero metabolismo glucidico.
| 60-100mg/dl | 101-124mg/dl | >125mg/dl |
| <140mg/dl | 140-199mg/dl | >200mg/dl |
La glicemia, infatti, non ci dice nulla riguardo la quantità di insulina che il nostro pancreas sta producendo per mantenere stabili i livelli glicemici e, dato che il diabete è una malattia cronica degenerativa a carico delle beta-cellule pancreatiche (cellule che producono insulina), quantificare il loro stato consente di prevenire l’instaurarsi di questa patologia e delle patologie ad essa correlate.

È sempre più comune nella nostra pratica clinica trovare valori glicemici normali ma valori insulinemici alterati, a riprova che valutare soltanto il primo dei due sia una strategia incompleta e scorretta.
Ti invitiamo, quindi, a seguire la lettura dell’articolo per capire quale esami svolgere al fine di prevenire l'instaurarsi di questa patologia.
Come l’iperglicemia danneggia la tua salute?
L'iperglicemia è una condizione in cui i livelli di glucosio nel sangue sono cronicamente elevati. Questa condizione può danneggiare vari distretti del nostro organismo, tra cui i reni, il fegato, i neuroni e l’endotelio.
Tra i principali effetti dannosi dell'iperglicemia troviamo:
1. Danni ai vasi sanguigni: l'iperglicemia prolungata può danneggiare le pareti dei vasi sanguigni, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari come l'infarto e l'ictus.
2. Neuropatia: livelli elevati di zucchero nel sangue possono danneggiare i nervi, portando a sintomi come dolore, formicolio, e perdita di sensibilità, particolarmente nelle estremità.
3. Nefropatia: i reni possono essere danneggiati dall'iperglicemia, compromettendo la loro capacità di filtrare i rifiuti dal sangue. Questo può portare a insufficienza renale.
4. Retinopatia: l'iperglicemia può danneggiare i piccoli vasi sanguigni nella retina, la parte dell'occhio che rileva la luce e invia segnali al cervello, portando a problemi di vista e cecità.
5. Compromissione del sistema immunitario: l'iperglicemia cronica può indebolire il sistema immunitario, aumentando la suscettibilità alle infezioni.
Le 3 Migliori Analisi del sangue per valutare il tuo metabolismo Glicemico
1. Homa index: (glicemia x insulinemia / 405)

Valutare il rapporto tra i livelli di glicemia e insulina a digiuno e/o dopo un carico di glucosio, ci consente di valutare il grado di insulino resistenza, nonché la salute del metabolismo glucidico.
Di seguito i valori normali di homa-index.
2. Emoglobina glicata (HbA1c):

L'emoglobina glicata (HbA1c) è la misura della quantità di glucosio legata all'emoglobina nei globuli rossi. Poiché i globuli rossi hanno una vita media di circa tre mesi, l'HbA1c fornisce una panoramica del controllo glicemico medio nel tempo.
Un livello elevato di HbA1c indica un controllo glicemico insufficiente e un rischio aumentato di complicanze diabetiche. Questo test è particolarmente utile per monitorare l'efficacia delle terapie nel tempo.
3. Metil-gliossale:
Il metilgliossale è una molecola altamente reattiva al processo di glicazione avanzata (AGEs, Advanced Glycation End-products). Questi AGEs sono associati a diverse condizioni patologiche. Una sua valutazione ci consente di valutare in modo ancora più precoce dell’HbA1c il danno da iperglicemia. Purtroppo è un test non ancora presente nei laborati italiani.
3 strategie vincenti per modulare la glicemia
Mantenere stabili i valori di glicemia è fondamentale per prevenire le patologie legate all’età. Ma quali sono le strategie per evitare alterazioni a carico di questo metabolismo?

1. Alimentazione: una dieta bilanciata e a basso carico glicemico è fondamentale per mantenere i livelli di glicemia sotto controllo. Ecco alcuni consigli pratici:
Elimina bibite, succhi di frutta e dolciumi: apportano ingenti quantità di zucchero che mette a dura prova il pancreas
Inserisci sempre una fonte proteica nei pasti: le proteine modulano il picco glicemico
Inverti la sequenza delle portate: inizia il pasto con delle verdure crude, passa al secondo (proteine e grassi), infine inserisci dei carboidrati (meglio se complessi e integrali). Es: mix di insalata —> trancio di salmone e olive —> riso basmati integrale.
2. Integrazione: gli integratori svolgono un ruolo importante nel supporto del metabolismo glicemico. Alcuni integratori che possono esserti utili sono:

Berberina: un composto vegetale che riduce l’insulina resistenza e migliora il metabolismo lipidico (500-1500mg/gg)
Cromo: migliorare la sensibilità all'insulina (50-250mcg/gg)
Magnesio: essenziale per la funzione delle cellule beta del pancreas (300-600mg/gg)
Omega-3: Gli acidi grassi omega-3 hanno effetti antinfiammatori e possono migliorare la sensibilità all'insulina (1-3g/gg)
3. Esercizio fisico regolare: l’esercizio fisico è uno dei modi più efficaci per migliorare la sensibilità all'insulina e mantenere i livelli di glicemia sotto controllo. Si consiglia di:

Esercizio contro resistenza: (pesi o corpo libero) migliora la sensibilità glicemica stimolando la sintesi proteica
Esercizio di resistenza: (corsa, nuoto, ciclismo) aumenta il dispendio energetico favorendo l’esaurimento del glicogeno muscolare ed epatico
Conclusioni
Monitorare la glicemia è importante, ma da sola non fornisce un quadro completo della salute metabolica.
Fattori come la resistenza insulinica e l'emoglobina glicata offrono una visione più dettagliata e accurata del metabolismo glicemico.
Adottare strategie alimentari, integrative, esercizio fisico, una buona gestione dello stress e del sonno sono essenziali per mantenere sotto controllo la glicemia e promuovere la salute generale.
Una valutazione completa del metabolismo glicemico non solo permette di identificare precocemente eventuali problemi, ma consente anche di intervenire con misure preventive mirate, migliorando significativamente la qualità di vita.
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Bell’articolo, chiaro e scorrevole! Fossero tutti a scrivere così!
Grazie Giulio per questo articolo molto interessante è chiaro, ma è possibile che seguendo una dieta low carb si alzi l emoglobina glicata? Tempo fa ho sentito un tuo collega il dott Solari che l ha accennato in un suo real ma non sono più riuscita a trovare informazioni in merito. Grazie a te e alla dottoressa Tomasi già più di un anno fa ho cambiato alimentazione e tante piccole abitudini, ma la glicata si è alzata. Hoka index nella norma, trigliceridi bassi, normopeso . Grazie Nadia
articolo interessante e fruibile: distinguere un prediabete da una insulina resistenza, dal solo valore dell’insulina a digiuno è possibile? Oppure è necessario procedere con la curva da carico?
Grazie
Esaustivo, per tutti , salvifico. Grazie.
Informazioni molto valide, che non tutti ancora considerano. Volevo chiederti se nel valutare l’OGGT consiglieresti l’OGGT secondo Kraft rispetto ai criteri standard