Scopri qual è il tonno in scatola più salutare: impara a leggere l'etichetta
Il tonno in scatola è il pesce più consumato in Italia.
Piace a grandi e piccini, è economico, versatile e pronto all’uso.
Perfetto per la vita frenetica di tutti i giorni, diete dimagranti ma anche per gli spotivi.
In questa guida esploreremo i benefici del tonno ed i pericoli legati al consumo eccessivo.
Al termine forniremo le 3 accortezze per scegliere correttamente il tonno in scatola e daremo alcuni spunti per senza danneggiare la tua salute.
Benefici e Caratteristiche Nutrizionali del Tonno
Il tonno è una fonte eccellente di proteine di alta qualità, omega 3 e micronutrienti con sole 132kcal su 100g di prodotto:
Proteine: presenta circa 28g di proteine ogni 100g di prodotto, aventi tutti e 8 gli amminoacidi essenziali
Grassi buoni: contiene acidi grassi omega-3 (0.6-1g/100g), importanti per la salute cardiovascolare e la riduzione dell’infiammazione
Vitamine e Minerali: Il tonno è una buona fonte di vitamine del gruppo B, vitamina D, e minerali come lo iodio, il selenio e il ferro, che supportano la funzione tiroidea e il sistema immunitario.
Mentre il tonno in scatola sott’olio presenta circa 60kcal extra derivanti dai grassi (per lo più monoinsaturi)
Pericoli Legati al Consumo Eccessivo di Tonno
Nonostante i suoi benefici, il consumo eccessivo di tonno può comportare alcuni rischi.
Metalli pesanti: Il tonno, essendo un pesce predatore, può accumulare mercurio, un metallo pesante dannoso per la salute. Un'eccessiva esposizione può causare problemi neurologici e di sviluppo, soprattutto nei bambini e nelle donne in gravidanza.
Interferenti endocrini: Alcuni studi suggeriscono che i pesci, inclusi i tonni, possono contenere sostanze chimiche che interferiscono con il sistema endocrino, influenzando la funzione ormonale.
Microplastiche: I pesci marini possono accumulare microplastiche nell'ambiente marino. Anche se i livelli sono generalmente bassi, il consumo regolare di pesce potrebbe contribuire all'assunzione di queste particelle.
3 Accortezze per Scegliere il Miglior Tonno in Scatola
Per garantire che il tonno in scatola sia di alta qualità e sicuro, considera queste tre accortezze:
Verifica la FAO: controlla se il tonno è stato certificato dalla FAO o da altre organizzazioni di pesca sostenibile. Le certificazioni assicurano che il tonno provenga da fonti gestite in modo responsabile e sostenibile, ma soprattutto assicurati che il tonno provenga da mari poco inquinati. Le principali zone marine nelle quali il tonno è pescato: l’Oceano Pacifico (FAO 71, 77, 81, 87), Oceano Indiano (FAO 51 e 57) e Oceano Atlantico (FAO 31, 34, 41, 47). Le zone FAO meno inquinate sono la 27 e 37, ovvero il mar Mediterraneo. Le zone FAO più inquinate invece sono la FAO 61, 67, 71, ovvero Oceano Pacifico, Atlantico – zona nord-est – e il Golfo del Messico.
Vetro Vs Latta: preferisci il tonno confezionato in vetro rispetto a quello in latta. La latta tende a
rilasciare metalli (come l’alluminio e il bisfenolo A) che contaminano il prodotto e danneggiano la tua salute. Inoltre nella latta tendono ad essere inseriti gli scarti di tonno per raggiungere la quantità indicata, mentre le confezioni di vetro presentano solitamente il filetto intero.
Tipo di olio: se scegli il tonno conservato in olio, opta per olio EVO. Offre un sapore migliore e numerosi benefici per la salute cardiovascolare e metabolica rispetto all'olio di girasole.
Al Naturale è Meglio?
Il tonno al naturale (conservato in acqua) ha meno grassi e di conseguenza calorie rispetto a quello conservato in olio.
Potrebbe essere quindi una scelta migliore se stai cercando di dimagrire.
Tuttavia il tonno sott'olio, se ben sgocciolato, presenta un gusto migliore e più sostanze nutritive, senza danneggiare eccessivamente la linea.
La scelta più corretta quindi non ricade sulla presenza o assenza di olio nella scatola, ma dalla zona di pesca FAO e dalla tipologia di scatola (vetro o latta)
Quanto tonno possiamo mangiare a settimana?
Il tonno in scatola può essere consumato regolarmente, ma è importante non esagerare a causa dei rischi associati ai metalli pesanti.
Una linea guida comune è limitare il consumo a 1-2 porzioni a settimana, specialmente per le donne in gravidanza e i bambini.
Alternare il tonno con il branzino (o l’orata), il salmone (o lo sgombro), il merluzzo (o la sogliola) può essere una scelta vincente per la tua salute e quella di tuo figlio.
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Quali invece le zone FAO “accettabili”? La descrizione è un po’ carente… grazie